{"id":82982,"date":"2018-10-18T01:58:17","date_gmt":"2018-10-17T23:58:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.paleopatologia.it\/lasciate-in-pace-galileo\/"},"modified":"2018-10-18T01:58:17","modified_gmt":"2018-10-17T23:58:17","slug":"lasciate-in-pace-galileo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.paleopatologia.it\/lasciate-in-pace-galileo\/","title":{"rendered":"Lasciate in pace Galileo"},"content":{"rendered":"
da “Repubblica”, Cronaca di Firenze, del 5 marzo 2008<\/EM><\/P> di Piergiorgio Odifreddi<\/EM><\/P> <\/P> Premesso che Galileo non \u00e8 un santo, anche se ci sono “scienziati” pazzerelli che l’hanno proposto per la beatificazione e la santificazione, questa storia di riesumare salme, toccare reliquie, conservare pezzi del vestito o del corpo, sono cose da lasciar fare ai credenti, o meglio ai creduloni perch\u00e9 appartengono ad un’altra mentalit\u00e0 che non \u00e8 scientifica.<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":83073,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[104],"tags":[118],"class_list":["post-82982","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-paleopatologia","tag-progetto-galileo"],"yoast_head":"\n
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Premesso che Galileo non \u00e8 un santo, anche se ci sono “scienziati” pazzerelli che l’hanno proposto per la beatificazione e la santificazione, questa storia di riesumare salme, toccare reliquie, conservare pezzi del vestito o del corpo, sono cose da lasciar fare ai credenti, o meglio ai creduloni perch\u00e9 appartengono ad un’altra mentalit\u00e0 che non \u00e8 scientifica. Di Galileo si devono riesumare non le spoglie, ma le idee, i risultati delle sue scoperte e osservazioni, che non sono morti ma spesso seppelliti dietro a cortine di mediaticit\u00e0, dietro al Festival di Sanremo o ai miracoli Padre Pio. Come si fa a riesumare le idee al posto dei corpi? Invece di celebrare i santi scientifici con messe o pellegrinaggi, li si pu\u00f2 onorare con festival, conferenze, iniziative. Noi stessi tra una settima avremo a Roma il Festival della matematica. A Firenze sono gi\u00e0 partite le manifestazioni della Settimana della cultura scientifica. Ecco, queste sono celebrazioni come la messa di Pasqua. E come non basta solo una messa a Pasqua o a Natale a fare un buon credente, lo stesso vale anche per scienza, perch\u00e9 a parte la celebrazione annuale o centennale, serve la pratica quotidiana. Che inizia dal riprendersi i libri di Galileo in mano. Nel “Dialogo sopra i massimi sistemi”, ci sono le sue idee pi\u00f9 feconde, le parole pi\u00f9 elevate. Ricordo che Italo Calvino lo defin\u00ec “il pi\u00f9 grande scrittore italiano\u201d. E cos\u00ec va letto il nostro primo e pi\u00f9 grande divulgatore scientifico. Poi sono benemerite tutte le altre attivit\u00e0 che ci fanno capire i suoi studi
In passato Firenze ha organizzato una mostra sul compasso di Galileo, ora ne ha aperta una sul cannocchiale: questo significa studiare il vero lascito dello scienziato. Meno che mai importa se era cieco, se la figlia \u00e8 sepolta con lui, o scoprire la sua capacit\u00e0 cranica. Con Galileo, come con tutti gli scienziati, vale lasciar perdere il corpo e concentrarsi sulle astrazioni prodotte dalla sua mente. Senza dimenticarci, proprio per non santificarlo, di ricordare gli errori che fece, che furono tanti. “Il Saggiatore” del 1623 \u00e8 un intero libro sbagliato: voleva dimostrare che le comete sono illusioni ottiche e non fenomeni fisici, svarione enorme anche se l\u00ec \u00e8 contenuta la famosa pagina in cui paragona la natura e l’universo ad un libro aperto. Altro errore, nella quarta giornata del “Dialogo”, la teoria delle maree, poi corretta da Newton. Ma la scienza sa riconoscere i suoi errori e non c’\u00e8 da vergognarsene. Comunque l’errore pi\u00f9 grande di Galileo fu politico e non scientifico: aver abiurato. L’abiura \u00e8 stato il vero passo falso e sta all’inizio del rapporto squilibrato tra scienza e fede, quello che permette a Giovanni Paolo II, nell’enciclica “Fides et Ratio”, di dire che Galileo \u00e8 un precursore del Concilio Vaticano II. Poveretto. E si deve proprio a questa sua posizione ambigua, di essersi inginocchiato con gli occhi bassi dopo aver passato la vita a guardare le stelle.
Luned\u00ec 10 marzo, all’Auditorium di Roma, in una serata di interviste impossibili, intervister\u00f2 Galileo, che avr\u00e0 la voce di Silvio Orlando, e gli chieder\u00f2 queste cose, compresi i motivi dell’abiura. Peccato che il testo sia gi\u00e0 scritto, se avessi saputo che lo avrebbero scomodato nella tomba ne avremmo parlato. Anche se sono sicuro che la risposta sarebbe stata analoga a quella di Beppe Grillo \u00abMa vaffa…\u00bb. Lasciatelo riposare in pace.<\/P><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"