{"id":83308,"date":"2018-05-22T15:32:34","date_gmt":"2018-05-22T13:32:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.paleopatologia.it\/attivita\/introduzione\/"},"modified":"2019-12-25T22:27:30","modified_gmt":"2019-12-25T21:27:30","slug":"introduzione","status":"publish","type":"attivita","link":"https:\/\/www.paleopatologia.it\/attivita\/introduzione\/","title":{"rendered":"Introduzione"},"content":{"rendered":"

Grazie al finanziamento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Carrara \u00c3\u00a8 stato possibile realizzare un progetto dedicato ai Liguri Apuani.
\nIl progetto dal titolo: Antiche Genti Apuane: ricognizione e studio antropologico delle tombe a cremazione liguri apuane dell\u2019Et\u00c3\u00a0 del Ferro nella provincia di Massa Carrara \u00c3\u00a8 iniziato nel 2012 e terminato ufficialmente nel 2013, bench\u00c3\u00a9 alcuni approfondimenti dei risultati e la loro pubblicazione parziale sia ancora in corso.<\/p>\n

I Liguri Apuani<\/strong>
\nSono comunemente chiamati Liguri-Apuani quelle popolazioni di ceppo Ligure che hanno abitato nella parte superiore della Val di Magra, nella Garfagnana, in Versilia, fino alla foce dell\u2019Arno, a partire dall\u2019Et\u00c3\u00a0 del Ferro (VII \u00e2\u20ac\u201c II sec. a.C.).
\nResi famosi dalla loro accanita resistenza attraverso una lunga serie di episodi di guerriglia contro i Romani, finirono poi per soccombere nel 155 a.C di fronte alle truppe del console Claudio Marcello ed in parte furono deportati nel Sannio. Di loro restano pochi resoconti letterari (di Livio in particolare) che li descrivono come un popolo forte, avvezzo all\u2019uso delle armi, uomini che operavano in un territorio montuoso e difficile e che seppero infliggere dolorose sconfitte all\u2019esercito romano.
\nLe tracce di queste popolazioni si perdono nel tempo e ci\u00c3\u00b2 che resta di loro sono sporadici e dispersi piccoli insediamenti, perlopi\u00c3\u00b9 costituiti da piccole necropoli o singole tombe a cassetta contenenti i corredi e le urne funerarie. Il rituale funerario caratteristico di queste popolazioni \u00c3\u00a8 l’incinerazione ed i resti combusti del defunto erano deposti in un\u2019urna con gli oggetti di ornamento personale. Cos\u00c3\u00ac, quello che resta di questo popolo sono essenzialmente le tombe ed i loro corredi.
\nA fronte di numerosi e sparsi insediamenti nell\u2019area apuana, manca una visione d\u2019insieme di ci\u00c3\u00b2 che poteva essere la vita di queste popolazioni, ma soprattutto manca una caratterizzazione fisica e demografica degli abitanti. E malgrado i danni e le alterazioni subite dai materiali scheletrici a causa della pratica diffusa della cremazione, l\u2019esame antropologico dei resti umani combusti rappresenta l\u2019unica fonte biologica di conoscenza.<\/p>\n

Il progetto<\/strong>
\nScopo del progetto \u00c3\u00a8 stata la ricognizione di tutto il materiale antropologico ed archeologico relativo ai Liguri Apuani nella provincia di Massa Carrara, ricerca poi estesa anche ai territori limitrofi per omogeneit\u00c3\u00a0 dell’identit\u00c3\u00a0 culturale.
\nLa maggior parte dei reperti relativi a questo antico popolo proviene da scavi effettuati alla fine dell\u2019800 o ai primi del \u2018900, spesso frutto di scoperte occasionali e quindi con scarsa documentazione archeologica. Nella maggioranza dei casi si tratta quindi di scavi non programmati, effettuati spesso a distanza di anni nello stesso sito e condotti da studiosi diversi, comportando la distribuzione dei reperti tra diversi Enti (Musei e Soprintendenze), anche in territori lontani dalla provincia di Massa Carrara. Per diversi reperti sono state purtroppo perdute le tracce, mentre per altri \u00c3\u00a8 stato possibile effettuarne il recupero e riunire di nuovo i materiali nella stessa struttura o quanto meno registrane e documentarne la localizzazione.
\nLa ricerca \u00c3\u00a8 stata effettuata in tutta la provincia di Massa Carrara e nei territori limitrofi e la realizzazione del progetto \u00c3\u00a8 stata possibile grazie anche al contributo ed alla collaborazione degli enti che tutelano e conservano i resti archeologici ed osteologici dei Liguri Apuani, in particolare:
\nSoprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana
\nSoprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria
\nMuseo Archeologico Versiliese \u201cB. Antonucci\u201d di Pietrasanta
\nMuseo Civico Archeologico \u201cU. Formentini\u201d di La Spezia.
\nMuseo Civico \u201cG. Chierici\u201d di Reggio Emilia,
\nMuseo Archeologico Nazionale di Parma<\/p>\n

Risultati<\/strong>
\nI risultati ottenuti in questa ricerca hanno permesso di individuare la localizzazione della maggior parte dei reperti relativi alle popolazioni liguri apuane che abitavano il territorio apuo-lunense e garfagnino, durante l\u2019ultima fase dell\u2019Et\u00c3\u00a0 del Ferro. La maggior parte di questi reperti, bench\u00c3\u00a9 rinvenuti nella provincia di Massa Carrara, sono attualmente conservati o esposti presso Musei al di fuori della Provincia. Ci\u00c3\u00b2 ha comportato una lunga fase di ricerca delle diverse localizzazioni che per alcuni reperti \u00c3\u00a8 risultata piuttosto complicata. Al termine della ricerca \u00c3\u00a8 stato comunque possibile realizzare un archivio informatico, un database di Access, che raccoglie tutti i dati ottenuti relativi alla catalogazione dei materiali osteologici e dei corredi delle tombe e la loro attuale collocazione, assieme ai risultati ottenuti dall\u2019esame antropologico dei resti scheletrici umani combusti. Le informazioni acquisite mediante questa ricerca potranno essere d\u2019aiuto per la valorizzazione di queste importanti collezioni archeologiche e osteologiche, che rappresentano le uniche fonti documentarie delle antiche popolazioni apuane, ma che essendo purtroppo frazionate in Musei o depositi, spesso lontani dal loro luogo di origine, rischiano di andare dimenticate.
\nLa ricerca, della durata di un anno, non ha consentito di esaurire la catalogazione e l\u2019individuazione di tutto il materiale relativo alle antiche popolazioni apuane, sia per la difficolt\u00c3\u00a0 nel loro reperimento, sia per la quantit\u00c3\u00a0 dei resti rinvenuti, pertanto \u00c3\u00a8 auspicabile un proseguimento delle ricerche.<\/p>\n

\n
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