Esumazione e studio del corpo di Carlo III (1823-1854), duca di Parma, nella cappella della Villa Borbone di Viareggio (3-10 aprile 2019)
L’intervento di esumazione del duca Carlo III di Parma (1823-1854), richiesto dalla famiglia ducale a scopo conservativo ed autorizzato dal comune di Viareggio con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lucca, è stato effettuato per conto dell’Accademia Maria Luisa di Borbone.
Le operazioni di apertura, esplorazione e restauro del monumento funerario di Carlo III, posto nella cappella della Villa Borbone di Viareggio, sono state condotte dal 3 al 10 aprile 2019 dalla Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, mentre il restauro è stato curato da un restauratore specializzato in materiali lapidei all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
È stato possibile documentare l’avvenuta effrazione del monumento e delle casse lignee ed il furto del corredo personale del duca, ad eccezione di un prezioso bastone da passeggio sfuggito ai ladri.
Il corpo è stato sottoposto a studio macroscopico in situ, a cefalometria ed ortopantomografia (OPT) dentaria ad opera di uno specialista e ad esame radiologico standard e a tomografia computerizzata (TC) presso l’Unità Operativa di Radiodiagnostica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, mentre le analisi tossicologiche ed istologiche sono attualmente in corso presso l’Università di Pisa.
In data 17 aprile 2019 il corpo del duca, previa ripulitura e ricomposizione, è stato ricollocato nella cassa originale.
Gli abiti e gli oggetti di corredo, in attesa di restauro per la successiva musealizzazione, sono stati messi in sicurezza in loco.
Infine, per quanto riguarda il monumento funerario, del quale è stata constatata la sostanziale stabilità, la lastra frontale con l’epigrafe è stata fissata di nuovo in situ, previo restauro e patinatura.
Il film-documentario che pubblichiamo è opera di Marcello Gambini, ben noto come fotografo artistico e collaboratore della Divisione di Paleopatologia, che ha seguito tutte le fasi dell’operazione.
Esumazione e studio del corpo di Carlo III (1823-1854), duca di Parma, nella cappella della Villa Borbone di Viareggio (3-10 aprile 2019)L’intervento di esumazione del duca Carlo III di Parma (1823-1854), richiesto dalla famiglia ducale a scopo conservativo ed autorizzato dal comune di Viareggio con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lucca, è stato effettuato per conto dell’Accademia Maria Luisa di Borbone.Le operazioni di apertura, esplorazione e restauro del monumento funerario di Carlo III, posto nella cappella della Villa Borbone di Viareggio, sono state condotte dal 3 al 10 aprile 2019 dalla Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, mentre il restauro è stato curato da un restauratore specializzato in materiali lapidei all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.È stato possibile documentare l’avvenuta effrazione del monumento e delle casse lignee ed il furto del corredo personale del duca, ad eccezione di un prezioso bastone da passeggio sfuggito ai ladri. Il corpo è stato sottoposto a studio macroscopico in situ, a cefalometria ed ortopantomografia (OPT) dentaria ad opera di uno specialista e ad esame radiologico standard e a tomografia computerizzata (TC) presso l’Unità Operativa di Radiodiagnostica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, mentre le analisi tossicologiche ed istologiche sono attualmente in corso presso l’Università di Pisa.In data 17 aprile 2019 il corpo del duca, previa ripulitura e ricomposizione, è stato ricollocato nella cassa originale. Gli abiti e gli oggetti di corredo, in attesa di restauro per la successiva musealizzazione, sono stati messi in sicurezza in loco.Infine, per quanto riguarda il monumento funerario, del quale è stata constatata la sostanziale stabilità, la lastra frontale con l'epigrafe è stata fissata di nuovo in situ, previo restauro e patinatura.Il film-documentario che pubblichiamo è opera di Marcello Gambini, ben noto come fotografo artistico e collaboratore della Divisione di Paleopatologia, che ha seguito tutte le fasi dell’operazione.
Posted by Gino Fornaciari on Saturday, November 9, 2019