Il Castello di Benabbio

Le emergenze monumentali e la struttura dell’insediamento

L’attuale paese di Benabbio si colloca alle pendici sud orientali di uno sprone che, staccandosi dall’altopiano delle Pizzorne,  raggiunge la quota di  620 m s.l.m., ed è caratterizzato da una sommità piana e allungata intervallata da alcune brevi selle. Dalla cima del colle si ha una visuale che copre gran parte della Val di Lima e una porzione di quella del Serchio. Il nucleo incastellato dell’insediamento occupava, almeno nel XIII e XIV secolo, per quanto è dato di constatare dai resti degli edifici che vi si conservano, la sommità del colle che è chiamato “castello” nella mappa 1:25.000 dell’IGM e “alla Bastia” nella C.T.R.1:10.000. Una cinta muraria larga poco più di 60 cm e con uno sviluppo apprezzabile di quasi 300 m, costituita da bozzette di arenaria macigno, corre lungo le pendici dell’area sommitale cingendo una superficie vasta oltre  4000 mq  e comprende la chiesa castellana dedicata a San Michele, che ha il perimetrale settentrionale inglobato direttamente nella cinta. L’area chiusa dalle mura è divisibile in almeno due grosse porzioni distinte: quella meridionale, leggermente più elevata, intorno alla quale si conservano i maggiori residui delle fortificazioni, dove sono ancora identificabili alcuni ambienti addossati alla cinta ed il pozzo o cisterna del castello, e quella settentrionale che costituisce una vera e propria spianata a ovest della chiesa. La data scolpita sulla facciata dell’edificio sacro “1218” può essere presa come terminus ad quem per l’edificazione della chiesa che mostra paramenti costituiti da grossi conci squadrati, e può essere in via preliminare considerata un terminus post quem per l’edificazione delle strutture fortificate che appaiono caratterizzate da una grande omogeneità, tanto da far pensare ad una pianificazione/ristrutturazione complessiva e globale dell’insediamento in questa fase. Tracce di edifici basso medievali si riscontrano nel borgo di Benabbio: la chiesa parrocchiale di Santa Maria, attestata per la prima volta nel 1260,  e l’oratorio dei Santi Filippo e Giacomo conservano porzioni evidenti di murature tardo romaniche, mentre nel nucleo dell’abitato prossimo alla sommità incastellata si trovano alcuni  edifici ad uso abitativo piuttosto ben conservati, ascrivibili al XIV secolo.

Le domande storiche

Le origini dell’insediamento e le prime fasi di incastellamento.

Estensione e organizzazione dell’insediamento nella sue varie fasi.

La fase di XIII secolo: la pianificazione di un nuovo insediamento incastellato ?

Le prospettive d’indagine

Apertura di un’area di scavo sul piazzale della chiesa di San Michele: recupero delle fasi cimiteriali medievali e analisi della vita dell’insediamento nella fase incastellata e nelle eventuali fasi precedenti.

Studio delle emergenze monumentali dell’area incastellata.

Apertura di alcune aree campione nella zona sommitale del castrum per la definizione spaziale dell’insediamento

Gli Obiettivi in sintesi

A) La ricostruzione della storia dell’insediamento di Benabbio attraverso uno studio delle fonti materiali, per comprendere sia le grandi fasi di sviluppo del castello in relazione all’economia della Toscana medievale, sia la vita quotidiana dei suoi abitanti e l’organizzazione produttiva.

B) La valorizzazione del sito, che per l’eccezionale stato di conservazione delle emergenze monumentali e il forte potenziale archeologico si candida a diventare un polo di attrazione turistica di primordine nel panorama provinciale e regionale.

Bibliografia essenziale:

Francovich R., Ginatempo M., Castelli – Storia e archeologia del potere nella Toscana medievale, vol I, Firenze 2000.

Giambastiani C., I Bagni di Corsena e la Val di Lima Lucchese dalle origini al XVI secolo, 1996 Lucca.

Quirós Castillo J.A., El incastellamento en la ciudad de Luca (Italia), siglos X-XII. Poder y territorio entre la Alta Edad Media y el sieglo XII, B.A.R. International Series 811, Oxford.

Quirós Castillo J.A., Archeologia feudale nell’Appennino Toscano, in II Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, (Brescia, 28 settembre-1 Ottobre 2000), Firenze 2000, pp. 292-297.

Wickham Ch., La montagna e la città. L’Appennino toscano nell’alto medioevo, Torino 1997.